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Pubblicata il 17/09/2004
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Cadillac Blue,
attraverso cieli d'estate
su veloci rette deserte,
fra note di cactus e roccia
una freccia di tuono
si congela all'istante
nell'occhio rotondo e fisso
di un iguana che ride.

Cadillac Blue,
pietà nella polvere
anche per il diavolo,
orizzonti curvi
fra guglie lontane,
gola in conforto di birra,
sibila un crotalo
al nulla rovente.

Cadillac Blue,
duecento battiti all'ora
decollano i sogni,
si slacciano le cinture
il pilota è un angelo nudo!
Facciamo l'amore
sui sedili posteriori,
poi lo schianto,

di una musica Rock.

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Di un surrealismo frizzante e ironico. Risulta assai gradevole e fluida alla lettura. Lo spunto dell'auto che sfreccia pare funzionale all'evocazione delle immediate emozioni che l'universo del tuo sentire percepisce e cui lasci libero sfogo. Mi prendo l'ultima strofa Axel! :-)))
Un saluto e un caro abbraccio.
Max

il 17/09/2004 alle 12:37

Grazie Max! ho scavato sotto la pelle della "mia" beat generation, in questo esperimento un po' atipico ma in cui mi riconosco ancora.
Un abbraccio!
Axel

il 17/09/2004 alle 14:37