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Pubblicata il 15/09/2004
Catia, il mio nome unica certezza, in una vita che scopro sempre più ostile paso dopo passo. Io sulla bocca di tutti per aver taciuto nove mesi una gravidanza di fronte ad un contesto di persone che non si è mai chiesto cosa pensassi; e questo nell’ultimo anno di scuola superiore diplomatami quasi per caso una settimana prima della nascita del mio bambino.
Catia che un tempo fra i primi della classe ora era sempre impreparata e non faceva che mancare le lezioni; quanti i libretti sequestrati, quante le volte che dovevano venire i genitori, ma niente lei più dura di una pietra…
Catia che per questo han dato la colpa agli amici, anche quando eri tu a mancare da scuola e a vagabondare da sola per strada, loro da cui ti han chiesto di stare lontana senza mai rendersi conto del male che avevi dentro, senza ascoltarti…
E tu che di dentro ci soffri, ora sola più che mai, lotti con tutte le tue forze, ma quando per questo litighi con tua madre allora succede che sei tu l’ingrata figlia che fa a pezzi la sua vita e non accetta gli aiuti, e se qualcuno la parla gli si rivolta anche male…
Catia che nella vita hai sbagliato e che per ciò ci hai pagato, perché se tua madre ti umilia e a volte rispondi anche male, sei solo tu a sbagliare? … no, non è giusto soffrire e ricadere ogni volta nello sconforto.
Catia, cui colpa è sognare un futuro migliore che da troppo tempo lì a un passo da te, ti sfugge di colpo di mano, distrutto da chi le tue scelte non capirà mai e pretende da te più coerenza, sincerità, collaborazione… perché tu perfetta a tutti i costi se fuori c’è un mondo costruito sugli errori?
Catia che non hai mai chiesto di essere sovrana d’ogni cosa, che in fondo chiedi di essere capita e accettata, e lasciata in pace a vivere senza che i propri sbagli vengano presi come un farlo apposta per rendere la vita degli altri impossibile…
Si, io, che a volte mi guardo da fuori, mi giudico e ci rifletto, ma non trovo che una persona qualunque che vive e lo farà fin quando ogni volta che tocca il fondo sarà ancora in grado di rialzarsi, e non resterà lì per sempre…………
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catia...ragazza come altre....catia, pensiero divino...


ho pensato a me quando scrivevi della tua esperienza.... anch'io giovanissimo e con un bimbo oramai di due anni....

anch'io sperso a scuola, senza alcuna comprensione.........la vita è come una scala, c'è chi sale e c'è chi scende........


catia, pensiero amico.....catia cuore spezzato.... ora le mie mani non trovano ispirazione....sono come legni in balia della tempesta........sarà mio piacere scrivere del mio bimbo, della mia assurda storia..............

io continuo a vivere nel cielo che mi fa da ostello, non giudico e non combatto contro mulini a vento........ le persone non comprendono le scelte, sono solo pronti a giudicare nel male, quello che invece noi vediamo nel meglio..........

ti comprendo catia, poichè anch'io ho voluto tutto molto presto, ed ora sono preso da grandi sofferenze, poichè sbagliai donna e momento......................ma mio figlio è la migliore cosa che mai potessi fare, ora e per sempre.........


ih'mahi'sh eth elah esciamah

cirolorenzo

il 15/09/2004 alle 18:10

Sei riuscita a farmi piangere.....volevo dirti solo questo! in bocca al lupo

il 15/09/2004 alle 23:10