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Pubblicata il 15/09/2004
Sedeva al buio nella taverna il boia,
tentando di mascherare
lo squarcio nell'anima.
Il locandiere gli chiese:
"Che succede, amico mio,
non sono abituato a
vederti così."
E con gli occhi inondati
il boia rispose:
"Alla giustizia io credo,
ma per me non c'è più
posto,
è morta
la mia promessa."
Presa come strega
sotto i felini occhi
della folla,
bruciava,
circondata da insane
urla, risate e scherno.
Mentre le fiamme
le accarezzavano la pelle,
la sua anima
diventava carbone
che il diavolo aspettava
per le sue fornaci
dove alimenta l'odio,
la paura, il disprezzo
delle folle.
E il boia si disperava,
insieme a lei il suo cuore
s'inceneriva,
il cielo scrollava
sul titano della legge.
Ora in taverna si beve
le ultime monete
prima di eseguire
l'ultima, conclusiva
esecuzione...
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triste verità, magnificamente descritta:::ciao!! Lunaa

il 16/09/2004 alle 17:38