PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 14/09/2004
Io,
dentro al bar
a declinare i versi malinconci della notte
con l'ubriaco,
scarpe scalcagnate e pantaloni
trovati chissà dove
comunque sempre troppo corti,
troppo larghi.
Grida, si agita, muove le mani,
allarga quelle braccia
da passerotto tisico
" Fuori... fuori... fuori... "
fuori gli occhi dalle orbite
fisse
" La casa... su... sulla collina...
ha le finestre accese...
l'ho vista... vi dico... ".
La casa ha conosciuto il bel mondo
di una contessa, del suo amante
morti, dicono, avvelenati insieme
dal conte geloso.
Da allora,
cent'anni di silenzio e di edera
rampicante sopra ai muri.
" L'ho vista... le luci accese ... "
continua a farfugliare
di finestre gialle
che spaccano il nero della notte;
ubriaco, appunto.
Ma quando esco,
ormai accanto al mattino,
un lampo
colpisce quella casa:
un raggio, ultimo, di luna
e un profilo
severo
dietro ai vetri.

La masca, in dialetto piemontese, significa sia la manifestazione fisica dell'entità soprannaturale ( il fantasma, propriamente detto ), sia gli " effetti collaterali " che a queste manifestazioni si accompagnano ( ad esempio, luci che si accendono improvvisamente, strumenti musicali che suonano da soli etc... )

N.B. Questa poesia è un po' diversa dalle mie solite ( a ben guardare non so neppure se possa definirsi tecnicamente una poesia ) ed è nata da un racconto che ho finito di scrivere qualche giorno fa. In ogni caso la sottopongo alla vostra lettura e al vostro giudizio.
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quindi hai visto....

interessante sarebbe poter leggere il racconto integro.
Bravo come sempre..profondamente collegato al sogno... attraverso le tue descrizioni "da bar"..viaggio con te.
un bacione
ac

il 14/09/2004 alle 18:14

Mi piace pensare che eri là con lui
che ti ha raccontato delirando
mi piace credere che la casa esista
che sia esistito un amore per sempre
mi piace la tua poesia
che poesia è
come credo ne siano pieni i tuoi racconti

bacio
Kat

il 14/09/2004 alle 18:28

Ogi cosa che scrivi, nasce sempre da un pensiero profondo e si impara sempre qualcosa da te.
Adesso la rileggo

L.

il 14/09/2004 alle 19:43

Ogi cosa che scrivi, nasce sempre da un pensiero profondo e si impara sempre qualcosa da te.
Adesso la rileggo

L.

il 14/09/2004 alle 19:45

E' sicuramente una buona cosa,occuparsi degli altri,anche nei sogni di ogni tuo racconto.

Voglio leggerlooooo!!!

Un abbraccio,MauMusiC

il 14/09/2004 alle 21:00

Magico il tuo mondo, ed il tuo modo di raccontarlo ... rapisce pensieri e lascia sapori particolari nel palato ... sempre da gustare!
Un bacione
Cristiana

il 14/09/2004 alle 21:11

Non qui, perchè qui si pubblicano solo poesie, ma spero a breve di pubblicarlo su un altro sito che accoglie anche racconti. Quando sarà messo in rete ti fornirò le coordinate del sito per accedervi e leggerlo. Intanto ti ringrazio davvero per il bellissimo commento che hai voluto scrivere a questi miei versi. Un bacio a te.
Michele

il 15/09/2004 alle 16:15

La casa c'è, è una delle tante ville disabitate sulle colline del monferrato e pure la storia della contessa e del suo amante si racconta da un centinaio d'anni: io stessa l'ho sentita rammentare dai vecchi del paese in cui abitavano i miei nonni ( e quando una " storia " dura così a lungo è probabile che sia vera più della verità ). Il racconto spero di pubblicarlo a breve su un altro sito che accoglie, appunto, anche racconti e altro. Appena sarà in rete ti fornirò le coordinate per accedervi e così, se lo vorrai, potrai leggerlo. Intanto grazie per il commento splendido e poetico che hai regalato ai miei versi. Un bacio grande a te.
Michele

il 15/09/2004 alle 16:22

Sai... Torino è la città magica d'Italia per eccellenza e tutto il folclore del Piemonte è pieno di storie come questa. L'ubriaco ( che esiste davvero ), mi ha fornito lo spunto. Spero di pubblicare a breve anche il racconto, su un altro sito: quando sarà in rete, ti farò sapere ogni dettaglio per poterlo leggere. Intanto grazie a te per questo commento molto bello e lusinghiero che hai voluto scrivermi. Un salutone.
Michele

il 15/09/2004 alle 16:28

Penso di metterlo tra breve su un sito che accoglie anche i racconti: quando sarà in rete te lo farò sapere, così, se lo vorrai, potrai leggerlo. Intanto grazie a te per questo commento molto bello che hai voluto scrivere. Un salutone a te.
Michele

il 15/09/2004 alle 16:32

Il folclore della mia regione è ricchissimo di storie e leggende come questa: del resto la casa esiste veramente e la leggenda dei due amanti si racconta da almeno un centinaio d'anni e l'ubriaco è stato l'elemento catalizzatore di questa storia. spero di pubblicarlo su un altro sito: quando sarà te lo farò sapere, così se vorrai, potrai leggerlo. Grazie a te, intanto, per il commento splendido che mi hai inviato. Un caro abbraccio a te.
Michele

il 15/09/2004 alle 16:38

La poesia, o quello che è, è questa: il racconto conterei di postarlo su sillabesparse entro fine di questa settimana o, al più tardi, con l'inizio della settimana prossima, così, se lo vorrai, potrai leggerlo. Intanto ti ringrazio per questo commento molto bello e lusinghiero che hai voluto scrivermi. Un salutone a te.
Michele

il 15/09/2004 alle 16:43

Mi sono mosso, appunto, tra verità e leggenda, una di quelle che nella mia regione, cioè il Piemonte, non mancano di certo. ( Torino è, per eccellenza, la " città magica " d'Italia ). In ogni caso, presto pubblicherò anche il racconto su " sillabesparse ", così se vorrai, potrai leggerlo. Intanto ti ringrazio per il commento splendido che hai voluto dedicare ai miei versi. Un bacio anche a te.
Michele

il 15/09/2004 alle 17:58

immergersi e vivere i tuoi sogni è come galleggiare tra i raggi di luna..i tuoi personaggi così nitidi eppure evanescenti, le tue visioni che si raggrumano di magia come in quadri complessi e contorti di deja.vue...
ciao Mio dolce Hidalgo poeta, leggerti è emozione pura! Luna

il 16/09/2004 alle 18:24

personaggi veri ( l'ubriaco, attuale, e la contessa e il suo amante, di 100 anni fa ) e una leggenda che sfida il tempo e che io ho raccolto. Appena avrò messo in anche il racconto te lo farò sapere così, se lo vorrai, potrai leggerlo... Intanto ti ringrazio del commento splendido che mi hai regalato e ti mando un bacio grande.
Miguel-hidalgo-de-la-luna.

il 17/09/2004 alle 16:09