" una finestra
accesa nella sera
e il profilo di una donna
intravisto appena
un pensiero
forse una preghiera sale
oltre quei vetri
oltre quel buio
perdendosi lassù... "
E' una poesia di struggente malinconia, con un finale umanissimo e splendido. Una poesia che mi ha fatto pensare e che mi ha commosso. Un bacio grandissimo a te, dall'hidalgo.
Miguel-hidalgo-de-la-luna.
che chiederti di più se mi dai la tua commozione?..scende serena la sera nel mio cuore...A presto, Michele..a presto..Luna
Tutto s'avvicina
con discrezione
non più lontano
nascondendo il pianto
sino alle tue ginocchia arrivando
e sembravan anche
i tuoi occhi lacrimare
ridandoti quell'emozione
sembrata perduta ormai.
Sono incappato in una giornata strana e leggendo la tua bella poesia,perdonami, scrivo scemenze hahahahaha.
Un beso dallo strangoltore maledetto.
Ciao Cesare
c'è tanta tristezza in questi versi, tristezza esistenziale, nella quale ti abbandoni. E la notte anch'essa con le sue sfumate colorazioni ti turba e
nello stesso tempo ti affascina (il lasciarti avvolgere) quasi a voler scomparire in essa la lasci penetrare dalla finestra. Quei fanali poi, così odiosi ed estranei di un passato che è cambiato sembrano venirti incontro per travolgerti. E rimasta a pregare è solo la notte, tu, svuotata dalla stanchezza, sai che il vero abbandono sta nel comprendere che non c'è nulla da lasciare (forse già te lo dissi?....... ahi, questa memoria che manca!).
Se ho interpretato in modo errato la poesia cusami.
a presto
:-)
ho, noooooooooooo, splendido e centratissimo commento..solo i ragni australi, non capisci tu..ha ha ha..:-)
ma che scemenze..o Cesareeeeeee!!! scrivi cose bellissimeeeeeeeeee...Grazie..smaccheteLunè
ma come sono questi ragni australi che non conosco ha ha ha, non saranno mica con la peluria bianca come i pinguini? ha ha ha :-)
al contrario..sono neri con le macchioline rosse..e i loro morsilasciano segni come le bruciature di terzo grado...brrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr