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Pubblicata il 10/09/2004
Mi hai tracciato sulla schiena
attraverso cicatrici e sangue
una strada per le ossa
e per l'anima,
ora il silenzio,
oppure un nodo di urla.
Come il mare in tempesta
che aspetta per far naufragare la nave
quieta mi dondoli,
poi scateni l'ira, insensata, incontrollata,
fino ad uno scoglio.
Son perso naufrago ora,
aggrappato su uno scoglio appuntito
che tingo di rosso la acque,
mentre ogni onda riapre le ferite,
ed il sale, infame,
entra come un pirata
e dà fuoco alla pira del dolore.
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