PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 09/09/2004
Su cardini in ruggine d’anni
corsi sul ciglio d’assenze pregnanti
cigola l’uscio scolpito di tarli.

Scarsa e velata luce
filtra dai vetri adesso polverosi
dove tracciavi a sera
in pagine di fiato condensato
orbite d’astri e rune
a decifrare il buio.

Sulle pareti stinte
profili di cornici e chiodi ancora
a reggere memorie
di passi grevi di perdoni e attese.

Chissà se ancora adesso
oltre confini di parvenze e lune
vai recidendo rose da sfogliare
e invano aspetti
refolo di carezza ove posare
la tua fronte ferita.

Forse mi vedi mentre sto annaspando
in queste stanze allora disertate
mentre cerco convulsa quella chiave
sui fondali del tempo.

Forse ti duole questo mio dolore
inutile e tardivo

e puoi soltanto ancora perdonare.



  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

Un seducente percorso lirico, a intagliare profondità del sentire, le sue sfumature, le asprezze e le ricchezze di vita, la variegata estesa gamma del sensibile, con amorevole e delicatissimo tratto.
Un caro saluto.
Max

il 09/09/2004 alle 12:49

TI SEGUO SEMPRE CON TANTA AMMIRAZIONE Lunaa

il 09/09/2004 alle 17:02

Grazie Max, grazie Luna per la vostra attenzione a questa poesia che mi è molto cara.

Flor

il 09/09/2004 alle 19:24