PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 09/09/2004
Domani
comprerò un pupazzo
incastonato
in un metro quadro
di cartone colorato
domani domani
m'incaglierò nel seggiolino
della giostra
e saliremo sullo scivolo
anche con la pioggia
domani domani domani
correremo sugli scalini
a casa dei nonni
domani
sarai svegliato da un cane
su un letto di sole
e partiremo lasciando gridare mamma
attenti e tornate presto
domani domani
girerai tutte le manopole che vuoi
nell'infinito mondo delle manopole
c'è un fiume di musica
che deve scorrere dal mio tempo al tuo
ma oggi apri gli occhi
non lasciarti andare

domani domani domani
non mi serve domani
se continuano a morire
figli di qualcuno
figli miei e di tutti
quando scorriamo tombe
e senza leggere nomi
alziamo lo sguardo al cielo
come fanno loro
quando vedono
oltre le nostre teste


("Perché succedono queste cose, quello non è per tutti lo stesso cielo?"
qualcosa del genere lo ha detto mia suocera, mesi prima di quest'altro terribile settembre)
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Si, il cielo è lo stesso.
Sono le teste
con ciò che han dentro
che sono diverse.

Siamo incapaci, noi, con la nostra bontà
di comprendere e concepire
tali mostruosità umane.

Per fortuna tanti sono come noi.
E speriamo di essere
angeli liberatori
di questi inconcepibili eccidi.

Bellissime parole di pace le tue.
Pace con tanti quesiti,
alla quale troveremo risposte.

Complimenti
pat.

il 09/09/2004 alle 10:18