Questa tua poesia-sogno, questa intima testimonianza che il Tutto appare effimero della vita, della buona volontà che tendiamo nell'azione del cuore per poi vederla sfuggire al primo assalto di oscure forze........è un particolare che la sensibilità apprende. Quei "Dormono i morti/in oceani di stupori" siamo noi.........quelle "vesti da sposa/da putridume insozzati" ancora noi che non le leviamo per paura che ce le rubino e si rimanga davvero nudi e non più riconosciuti (non si pensa mai come la solitudine in cui versa la nostra essenza è inimmaginabile e terribile). "Che vita è mai questa?...... Che destino è mai questo?" sono alcune sue parole che affiorano come le pietre dalla terra portando il loro fuoco segreto che nascondono a chi non sa estrarlo. Amica cara non dolerti in questo piccolo dono che ti offrono le tue parole così sincere, anche se apparentemente tristi, stoico sia il tuo sguardo di Musa che hai nel sangue. Tutti noi abbiamo un ponte da attraversare ma le rive sono melmose e facilmente crolla nella disperazione.......non averla mai come compagna di lavoro, quel ponte ha bisogno solo di bambini per essere forte come la natura a fatto forti i loro cuori. Ti abbraccio perchè mi sto commuovendo a scriverti e vorrei che tu rimanessi a veder le cose che non posso vedere, fiera dei tuoi segreti, serenamente.
a volte l'esistenza ci preme addosso come una coltre di morte..e le cose che vediamo non sono più vere, ma come tu giustamente dici, sfumano nel sogno..nel sogno di ciò che non siamo, ma che certo diverremo..ma come?..come gigli che spuntano dalle orbite vuote degli occhi ?...il sogno talvolta è paura, ma si stempera se parole vengono in soccorso e riconducono alla realtà dolcemente, come tu dici, come bambini da tenere per mano..per non aver più paura del mondo e delle sue abiezioni,delle sue condanne, delle sue distruzioni...ma aspettando l'alba sperare sempre in un domani d'innocenza...Grazie amico caro, delle grandi consolazioni che da te ricevo...Grazie.
" E su quella pietra bianca
un nome
un cognome
due date.
Qualcuno passa,
ricorda...
due occhi si inumidiscono
una bocca prega
un ultima volta
prima di andare via "
Bella, davvero molto bella, questa poesia che richiama con delicata accortezza quel momento fatale comune a tutti noi. Un bacione grande dall'hidalgo.
Miguel-hidalgo-de-la-luna.
se germoglia qualsiasi cosa ... sulle carni putride della morte vuol dire che forse un'anima ancora c'è e speranza pure ciao luna bacio MG:)
Mi ricorda una poesia che ho pubblicato qui tempo fa - e ne afferro veloci i sentimenti.
Laddove capisci che il vento ha anche altro sapore dalla brezza. Non accarezza, scava, corrode, porta via. Dove non è più sensazione - arriva nel baratro - acquista il peso tremendo del tempo - e si ricongiunge con quella infinita malinconia universale
E anche la terra svanisce - nel silenzio
..a volte Michele, neanche si aspetta " quel momento fatale"..per essere morti, lo si è molto prima....Ma non vorrei rattristarti, è solo un pensiero..Buona giornata..Luna
ciao Mary..è un vero piacere ritrovarti e salutarti..e grazie del commento!..Luna
è bellissima questa tua poesia..non l'avevo letta e ti ringrazio per avermela proposta..Un grande sorriso di Luna
è evidente quanto gli aavvenimenti di questi giorni ti abbiano sconvolta..e non posso darti torto, c'è tutta l'amarezza che essi lasciano sulla bocca..
Anh
è evidente quanto gli aavvenimenti di questi giorni ti abbiano sconvolta..e non posso darti torto, c'è tutta l'amarezza che essi lasciano sulla bocca..
Anh
ma questa non era una poesia....era il commento proprio :-) :-) non ho auto-citato niente
uno splendore di commento...mi dici per favore il titolo della poesia di cui mi hai parlato?..vorrei leggerla, grazie..Luna
è "il volto della morte", la pubblicai a maggio 2002.
Comunque sia, se ti va, dopo che l'hai letta, vorrei che leggessi anche "per il padre di un'amica" e "la mancanza": quelle sono di novembre 2002.
Baci
ok..grazie..prima o poi lo farò...Il poi è arrivato oggi ..saludossssss..Luna