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Pubblicata il 07/09/2004
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LADRI DI SOGNI
(da New York a Beslan, passando per Madrid)

La terra accoglie inerme i corpi pallidi
con gli occhi vitrei fissati invano
sui sogni rubati e calpestati.
Arida terra secca per la corrosiva arsura
della follia indifferente alle lacrime

degli inermi.

Lacrime incapaci a fermare il delirio
dei martiri nel nome di un dio
[quello assassino]
che coi suoi preti benedice
l’oscena femminilità di lucubri vedove
[possano le loro anime dimorare
per sempre in pelli di porco].

Lacrime inutili, perse e inascoltate
nel vociare confuso di un occidente imbelle
dove i professionisti del turno elettorale
si danno battaglia sul giudizio di merito
anziché sul rimedio del male mentre
dai loro blindati tavoli dell’opulenza
sputano sentenze e di correità le accuse

che nessun sogno potranno ridare
a quegli occhi vuoti persi per sempre.

Intanto

l’uomo [tradito] non può che aspettare
il prossimo telegiornale fatto di Torri Gemelle
di stazioni Atocha e scuole d’Ossezia.




yama
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L'amarezza guida verso il latro oscuro della ragione
Yama. Ci sono parole dure in questi tuoi versi di pace.
Con Affetto
Zorodz

il 08/09/2004 alle 10:21

dure?

sono solo baci e carezze al confronto di quello che farei personalmente ...

un saluto
yama

il 08/09/2004 alle 14:33