PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 17/02/2002
Ecco alberi spogli
e fogliame secco ingiallito
cadere su selciati
bagnati da venti autunni.
Ecco radi bagliori
trapassare coltri nuvolose
nere carche di grandine;
e sono in questo luogo
disperso
sperando me
nella tua requie.

Da una finestra lontana
una luce s'accende flebile
sulla ringhiera dei balconi
si posano uccelli nordici
dal diruto cornicione
cadono scure spade
di ghiaccio;
e la donna
della scogliera serra il pugno,
i suoi squali inarcano
la schiena rapidissimi
e s'apprestano
per una nuova ondata.

E spero me nelle tue chiuse.

Marzo, 2001
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

Bella, vegetazione, mare, immagini di spessore notevolissimo ed infine, e stato d'animo, lanciato come un sussurro leggero.
Mi piace molto
Sei proprio bravo, m'inchino
Dario

il 17/02/2002 alle 18:58

Mi piace questo tuo gioco mentale che accosta la normale descrizione di cose, luoghi ed eventi di immediata intelligibiltà ed il finale che diventa un quadro di Dalì, a partire da
"e la donna
della scogliera serra il pugno,
i suoi squali inarcano
la schiena rapidissimi
e s'apprestano
per una nuova ondata.
E bellissima l'ultima immagine:
E spero me nelle tue chiuse."
Con molta stima,
Axel

il 17/02/2002 alle 20:47

Scusami Axel se ti rispondo solo adesso. Grazie mille per il paragone con Dali' e per la stima assolutamente contraccambiata.

Ciao
Antonio.

il 18/02/2002 alle 10:50