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flo
Pubblicata il 17/02/2002
SERATA D’ATTESA





Lunghe passano l’ore in vana attesa
il telefono è muto e sta tranquillo
il sospirato drin non si palesa.
Nella speranza vana di uno squillo,

passeggio su e giù, la luce accesa
ecco che arriva il sospirato trillo
no invece, passa il tempo e più mi pesa
il cri cri che par lugubre di un grillo.

La notte è scesa ormai senz’alcun velo
la luna si ritira dalle stelle,
aspetto ancora mentre guardo il cielo

tormentando annoiato le bretelle.
Or più la tua presenza stanco anelo
pensando a coccolarti pelle a pelle.

Flo "Il rimatore"
nota per Antonio e Dario che hanno commentato le mie precedenti.
Questo è un vero sonetto: 2 quartine con rima ABAB e due terzine CDCDCD rigorosamente in endecasillabi.
Poesia pubblicata sull'Antologia del Premio "Rime Nuove"

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Complimenti!
Mi piace molto, in particolare ho apprezzato l'apparizione degli elementi"esterni", ovvero il grillo e le bretelle, relativamente esterni, si intende. Una delle tante cronache di una attesa, ma resa proprio bene nella forma e nei contenuti.
Terry.

Ho visitato il sito che mi hai indicato, avevi ragione, è proprio carino! Ho scaricato le precedenti lezioni che la settimana prossima, in vacanza in montagna,leggerò con calma. Ed ho visto altre pagine interessanti.
Io, quando ho sentito il desiderio di approfondire la conoscenza della metrica ho letto "La metrica Italiana" di Pietro G. Beltrami, Ed. Il Mulino e ho trovato chirimenti e spunti, sono partita da lì.

il 17/02/2002 alle 14:47

Molto bella Flo,

mi ricorda un pò, soprattutto nelle prime due strofe in cui tutto gira attorno al trillo del telefono, la lirica barocca...

Ciao
Antonio.

il 17/02/2002 alle 15:28
flo

Cara Terry,
prendo atto che la poesia è stata di tuo gradimento. Grazie del commento e delle tue opinioni che mi trovano d'accordo.
Ciao,Floriano

il 17/02/2002 alle 16:07
flo

Grazie Antonio,
per il commento. Come vedi è arrivato anche il vero sonetto.
A leggerti presto Floriano

il 17/02/2002 alle 16:08

Tristi le ore passate in attesa che giunga un trillo che ci ricordi che qualcuno si è ricordato di noi. Un tempo vuoto a cui non dai significato.
20 giorni fa, ho pubblicato quì " Pomeriggio di festa", scritta ascoltando una ragazza che mi raccontava le lunghe ore passate ad una attesa vana.
Che dire, Flo, sei un maestro della rima e possiamo solo inchinarci.

Luigi

il 17/02/2002 alle 16:19

Bellissima descrizione dell'attesa, con una danza del verso che solo poesie così rigorose possono regalare. Come direbbero in un western "Meriti tutta la fama che hai di ... Rimatore"(ma al di là di questo, la poesia è bella)
Ciao Flo, complimenti e a presto
Dario

il 17/02/2002 alle 18:54
flo

Grazie Dario,
per aver letto la poesia e per il tuo commento.
Floriano

il 17/02/2002 alle 19:55
flo

Ciao Luigi,
in effetti quel tuo pomeriggio di festa mi ha ricordato che avevo scritto da tempo questa poesia (tra l'altro pubblicata su un'antologia)
Anch'io avevo provato più di una volta che cosa vuol dire aspettare a lungo specialmente se nessuno si fa vivo.
Saluti cordiali, ciao amico
Floriano

il 17/02/2002 alle 19:59