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Pubblicata il 06/09/2004
L'eco della tua anima mi raggiunge
ovunque io sia, ovunque vaghi
e la carne fragile esso punge
con i suoi dorati aghi.
Arriva più profondo della mente
e sfiora le corde arrugginite
di purezza incombente
e illuminate vite.
Da solo mi incateno
all incenso dell'attesa
per niente mi dimeno
e nulla più mi pesa.
Perchè so che di te il vento mi parla
questo urlo del deserto che mi mandi
della tua vita e di come affrontala
di ciò che da me vuoi e nulla mi comandi.
Opposti nella stessa città,
ciò non ci separa
perchè stesso spirito e volontà
stessa dolorosa bara.
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Il grido ...nel sempre...e nell'ovunque...,
...l'anima che non trova pace.., il magico richiamo che non manca mai... .

il 12/09/2004 alle 18:18

Oppure un grido dal diavolo in persona...

il 13/09/2004 alle 15:05