PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 06/09/2004
Terra pregna di fucilate
di cataste umane come torce:
quanti morti!
Labbra infanti,
zittite filastrocche
che mai divennero ricordi,
labbra imbavagliate con disperate mani tese
al marito, alla moglie, ai figli,
alle madri, ai padri, ai nonni immoti
come candele votive accese dagli spari.
Quanta strada fin quassù
per uccidere l'unico, il desiderio
di rimanere vivi.

Lapide d'ogni età
alcuni non trovando posto:
sconosciuto il nome, il corpo
non sanno, disperso nelle braci nemiche.
Oggetti, foto,
un grezzo cavallino di legno,
la commozione delle piccole mani
che lo strinsero: quel giorno
portava tra i sassi roventi
un carico di sogni
proibiti.
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immensa dolcissima tristezza...

il 06/09/2004 alle 22:50

sì.....e pensare che è un posto così bello sulle Apuane, ma quando si raggiunge il sacrario, la chiesetta........i nomi di tutti quei bambini morti, famiglie intere distrutte.........e pensare poi che è così attuale con la tragedia nella scuola russa........
hai ragione: quanta tristezza!

ciao
Sulphur

il 07/09/2004 alle 08:27

Ti ringrazio, a nome di molti, per aver così bene evocato quel luogo, che io conosco bene perchè mio padre mi ci portava spesso, ancora quando non era molto ricordato, e mi raccontava tante tristi storie...
Un abbraccio commosso
MR

il 07/09/2004 alle 15:46

la mia mamma mi raccontava sempre di aver conosciuto una bambina ( poi fattasi donna) che ,salvata dai corpi dei genitori morti che si erano gettati sopra di lei in un estremo atto d'amore per ancora proteggerla..a notte si era alzata dal cumolo di cadaveri ed aveva vagato finchè qualcuno non l'aveva presa con se....Questo orrore mi ha sempre impedito di varcare la soglia del paese..molte volte sono andata lì..ma sempre quel pensiero mi respingeva,come se volessi evitarne il ricordo..Adesso ho accomunato gli orrori di oggi a quelli di ieri..e la tua struggente poesia mi stava quasi impedendo ancora di entrarvi dentro..come se ancora volessi fuggire..Ma vedi? non l'ho fatto..Grazie..

il 07/09/2004 alle 16:05

sai....quella scultura che sta nel sacrario, la dolce famiglia, è così triste e così bianca, come se ardesse ancora di luce, quella luce che tutti noi dovremmo portare.........

ti abbraccio anch'io
Sulphur

il 07/09/2004 alle 18:34

mi commuovi Luna........quando ho visto questo posto ho passato il pomeriggio a sentire dalle labbra di un vecchio tutta la storia dell'eccidio, era lì a tramandarne il ricordo, io giravo tra le mani una spiga, guardavo i solchi del suo viso, le mani che disegnavano l'aria d'immagini tristi e questa spiga, allora capii una piccola cosa che l'umanità è il pane dell'amore, senza umanità non ci sarà mai l'amore. E poi, quella bambina è un po' tutto ciò che non vorremmo vedere della vita e che lei porta nel proprio cuore per noi, imparando dove noi già non siamo quasi più capaci.
Così la vedo io, ma si sa che le parole sono più semplici di quanto le rendiamo difficili.

ti abbraccio per la notte che viene
ciao

il 07/09/2004 alle 18:57

Ci sono stato più volte durante le mie amatissime
ferie in terra di Versilia. E ogni volta un terribile
silenzio nell'anima.
Grato a te che hai "fermato" con i versi quel luogo.
Vitale

il 08/09/2004 alle 22:20

già.........io non conoscevo questo luogo, mi ci hanno portato, e devo dire che mi ha stretto il cuore in un silenzio senza limiti.....come è possibile tutto questo? Gli uomini talvolta agiscono proprio solo con il cervello rettiliano.........comunque grazie per avermi letto


ciao
Sulphur

il 09/09/2004 alle 08:26