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Pubblicata il 06/09/2004
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Oplita di stelle,
arciere d'albe
e tramonti ardenti,
cavalco nuvole d'opale
stremate e odorose,
di copiosa pioggia
gravide e mature,
sgorgano le lune
fra grida e gemiti,
nella foresta folta,
conficco ferrea lancia
a garrire il mio vessillo
in accogliente terra sacra.

Nel Tempio cremisi
l'attesa è foglia morta,
cera bianca di candela
sciolta d'intensa luce,
cola gocce di ricordo,
dall'altare tiepido
del rito consumato,
filigrana di visioni
di miracoli vissuti
in labirinti profumati
di notturna schiavitù,
colma azzurre luci
d'acqua santa.

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Grazie per il tuo commento acuto, che rivela attenta lettura.
Ciao!
Axel

il 06/09/2004 alle 20:55

Slendida l'immagine della battaglia dove ogni elemento rimanda a qualcosa di più grande di noi...
Non ho parole per dimostrarti il piacere della tua lettura!
Un abbraccio
MR

il 07/09/2004 alle 08:25

Grazie carissima, sono molto contento che ti sia piaciuta così profondamente!
Un abbraccio caro!
Axel

il 07/09/2004 alle 13:07

Sensuale ed intenso respiro ... riscalda il cuore ... e l'anima ... bel sentire ... splendido scrivere ...Un bacio
Cristiana

il 07/09/2004 alle 16:11