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Pubblicata il 03/09/2004
Di fronte mi trovo una foto
con sopra una mano
di uno slavo o un goto
che guarda sempre lontano.
E dietro a questa immaggine
si trova un disegnatore
che cerca un ponte per una voragine
con un grido senza rumore.
In questo frammento di tempo
di un arto martoriato
sento il sibilo del vento
per un uomo condannato.
Solo che la condanna
e di colui che cattura
ciò con cui si danna
e non una verde radura.
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Ti consiglierei, se vuoi continuare a scrivere e proporre le tue "opere" al pubblico, di acquistare/consultare un vocabolario: In questa reiteri il termine "ImmagGine" con una "G" di troppo, inoltre c'è una "e" in luogo di una "è" e nell'altra poesia usi il termine "AllucCinazione" che è del pari sbagliato, facendo così scadere l'eventuale pathos presente in quello che scrivi.
Ciao!
Axel

il 03/09/2004 alle 18:38

Scritte di fretta e da mezzo ubriaco.

il 05/09/2004 alle 15:18