fucina di geni, il marmo si scalda e prende sangue...fiorisce nell'incontorno di gioia il tempo a sacandire il respiro dell'eterno....
:-))
terra tempestata d'artisti......v'è n'è un'altro, dai quadri meravigliosi che abita una casa-mulino solitaria sulle Apuane, un artista straniero.....te ne parlerò
:-)
Lo scultore, io penso, sa vedere nelle venature nei colori nella consistenza, nella grana, nelle circonvoluzioni della pietra la forma che prenderà il magma ribollente della sua anima quando per un'interminabile attimo di creatività riuscirà a fermarla, penso che cia così...
Purtroppo non conosco scultori a cui chiederlo.
Ciao
Zordoz
...hai scolpito dei momenti nei tuoi versi al pari di come fanno molti artisti che lavorano il marmo nella provincia di Massa Carrara.
Quando si tolgono i larghi occhiali per osservare il lavoro, la polvere bianca incornicia il rosa della pelle intorno ad uno sguardo che ti apre la porta dei loro pensieri, dei loro sogni, della loro sofferenza....
...Bravissimo...la differenza tra una fotografia ed una bella fotografia è che la seconda contiene la poesia dell'attimo che si è voluto cogliere....la tua è una bella fotografia!!
Hola
Marco
Sì, egli tuttavia è già dentro il blocco di marmo prima ancora che lo sbozzi, poi quando comincia trova il rapporto anima-mano e così il lavoro, la resistenza della materia che lo addolora, che prova la sua tenacia, la gioia che tramuta la sua conoscienza della pietra.
ciao
Sulphur
onorato del tuo commento Marco! Tutti vero quello che dici.......ti confesso che ero anch'io impolverato all'inverosimile stando appresso al suo lavoro.
ciao e grazie ancora
Sulphur