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Pubblicata il 01/09/2004
“Al decimo silenzio”


Si schiude in me un bambino dallo sguardo spento.
Picchiata di uno sfiancato albatro
che scorse nelle lanose nuvole
un nido di maternità, familiare e grigio.

Solo un ultimo verso da ascoltare.
Solo quell’ultimo verso.
La mia speranza è che il frastuono
non m’apra nuovamente gli occhi.
Non apra nuovamente quegli occhi.

Spensieratezza.

Con gocce di prato
bagnerai i suoi piedi nudi
e tra la scia delle sue corse
respirerò, come allora, anch’io il vento della vita.

Scompigliami i capelli
l’ordine lo lascio volentieri al destino.

L’anima sbatte il suo ultimo uscio,
il buio riga ancora il tuo viso.
Dissetami di questo mare nero!

Esisto solamente
per il puro Piacere di vivermi.



18/05/2004
Domenico Romano

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incredibili immagini descritti con una giovane maestria...
davvero i miei complimenti per queste semplici righe che si infrangono sul mio cuore
lacrimandolo

P.

il 01/09/2004 alle 15:26

Grazie P. sono felice che i miei versi ti abbiano colpito, l'obiettivo di ogni poeta e' emozionare, felice di esserci riuscito con te..a presto...Do

il 01/09/2004 alle 18:17

bEN RITROVATA MIA SIGNORA DELLA LUNA, SONO FELICE DI RITROVARTI NELLA "NOSTRA CASA" e lusingato di averti donato emozioni..a presto mia dama..Do

il 01/09/2004 alle 18:22

grazie mille virtual , felice che ti sia piaciuta..a presto...Do

il 06/09/2004 alle 14:45