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Utente eliminato
Pubblicata il 31/08/2004
Si tornerò a casa,
aspettami senza impazienza;
torneremo a ricamare
i pomeriggi gialli di sole
con fili colorati di parole,
sorrisi e sguardi complici.
Non avremo più nel cuore
quel dolore sordo, segreto,
che non ci abbandonava mai.

Si tornerò a casa,
e parleremo tra noi
ma senza segrete intenzioni
saranno le nostre parole,
solo innocenza nella trasparenza
degli sguardi nostri;
tutti i segreti mi svelerai
che hanno governato
la tua vita e la mia vita,

e dolcemente mi racconterai
perché proprio te, anima antica,
ho dovuto affrontare e placare
ed amare oltre ogni limite mio,
e odiare a volte,
per una sorta di difesa estrema.
Non tesseremo più leggerissima
trina di parole in equilibrio
su trame di strategici silenzi,

ma solo parole come nuvole
lievi ad avvolgerci insieme
ci saranno in quei giorni
e pause di sorrisi limpidi
e amore negli occhi, quello
sempre rincorso e catturato mai.






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Questa non è una poesia: è una preghiera, da leggere e rileggere nei momenti di sconforto e di nostalgia per darsi morale. Splendida nel concetto, accuratissima nella scelta stilistica e lessicale: in poche parole è praticamente perfetta! un grande bacione a te.
Michele

il 31/08/2004 alle 16:54