vieni la mattina
dal manto notturno
col sapore piccante
del sempreverde
e mi acceni dal mio
rosone
mi dirigi al margine
della strada dove
inhalo la dolcezza
che traversa fino
al presente
catturo i tuoi lamenti
ora, mi appartieni
completi il fischio
nel vento
compi la canzone
del mio usignuolo
attraverso le estensioni
disabitate nella pausa
di metà pomeriggio
non camminerò mai da sola
quando la sera è finita
la tua gypsofila
si attarda alla mia tavola
mormora all'incandescenza
svanenda della mia
sponda dal letto
svegliami accanto
la tua giunchiglia
la sentinella alla barriera
dell'inverno che passa
essa tiene questo giorno
e si calma anche
finchè l’ultimo fiore
esala fino all’estate