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Pubblicata il 30/08/2004
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Ringhiano gli ontani al vento,
domi a capo chino
all'asservito omaggio
del terribile figuro,
a cavallo di una folgore
che squarcia il ventre
di una notte strana.

»-----> Algide mani

Tuoni nel mantello,
teschio di luna bianca,
occhi neri del non essere,
non parole, non un canto,
solo strepiti d'inferno,
bestemmia di labbra esangui,
non la spada ma la scure, al fianco.

»-----> Oscuri sortilegi

Di silenzio scende coltre
sulla foresta antica,
tacciono anche i predatori,
ma solitario un lupo ulula
a rosse braci d'occhi
che guatano nel buio,
evocati da stregoneria.

»-----> Zanne scoperte.

Rintocca una campana
la soglia della notte,
ombre vuote volano
su ali senza piume,
fra ghiacciati rami,
treman le anime dei mortali,
nell'ora buia del giudizio.
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Inquietante introspezione ... davvero lucido il tuo pensiero ... attraversato da immagini che devastano l'anima ... splendida come sempre ...
Un sorriso
Cristiana

il 30/08/2004 alle 11:13

Grazie Cristiana, questa è particolarmente... spettrale... un ulteriore omaggio al "Re degli Ontani", di Goethe.
Un abbraccio
Axel

il 30/08/2004 alle 13:29