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Pubblicata il 29/08/2004
Cenere il grano
**Ricordi ancora?**
Continua – a danzare
sulle nubi di fiamma
- a tormentare
sulle polveri e l’aria
Il peso inesistente
Etereo
Il calore
sulla pelle
Abbrustolita
sul crepitare – richiudersi
Quelle spighe sul confine
Agitarsi –
Sull’onda del vento
Sulla furia e sul vagito
Spegnendosi – sommesse
Il sangue – ricorda
Coagulandosi
Sui nostri destini
e sull’ebbra speranza
l’alito
di passione effimera
Sui fasci
Secchi e aridi
di voluttà segreta
- del nuovo incendio
e del nuovo consumarsi –
**Non voglio più ricordare**
Di silenzio
scavano le radici
nel sole morente
fiere
Risorgeranno
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Per caso,ti ho trovato,caro blu. Leggo questa meravigliosa lirica "Fuoco rinato". Spero di aver tradotto bene ll titolo.Questo fuoco di spighe, che ricominciono ad ardere di nuovo, rinfocolato da un alito di passione sui fasci Secchi e aridi,ma che ritornano a consumarsi- E-"Non voglio più ricordare**e come ritornare a scavare
nei meandri della mente ,nel sole che tramonta come fiere Risorgeranno. Al bravissimo professore,un abbraccio e complimenti. Dory

il 12/09/2005 alle 19:53