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Pubblicata il 28/08/2004



Passo,
e verso quel passo affogano le mie lacrime:

diversamente pensavo capitasse una incomprensibile
situazione di attesa o di regalo.

Un sentiero dove l’insieme delle mie sensazioni
si limitano a giacere sul corpo di quello che ho sentito.

Provando,
ascoltando il silenzio degli atti,
ricercando quella verita’
che negli occhi miei
ancora non e’ apparsa.

Racconto e sforno in me stesso
quella forza di poter continuare
o lasciar passare le situazioni, come
trascorressero liberamente in destini;

abitualmente affannato nel ricercare
trovando o perdendo in ogni momento,
ho raccolto il silenzio degli atti
che curano il mio corpo e la mia mente.

Ancora voglio ascoltare il mio respiro
battere nel mio corpo,
raggiungendo le mie abitudini
sistemando le desiderose parole
che uniscono volatili speranze:

Vorrei,
Avrei,
Chiedo,
Uguaglianza,
Umanita’.

Parole complete in me stesso
che troppo pensieroso
e indeciso sul da farsi,
inceppo:

e cado verso la debolezza dell’altruismo,
ascoltando solo le mie parole:

perche’ quelle che gli altri mi porgono,
le regalo ad altra gente,
a cui cedo il mio posto.


Firenze 27/08/2004


Federi’



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Mi dispiace di essere io il responsabile di questo tuo " rimanere senza parole", ma credimi che a me fa molto piacere ricevere da Voi tutti, che siete carinissimi, i Vostri commenti ed i Vostri giudizi.
Grazie davvero , passa una buona domenica e speriamo che la prossima volta tu........riesca a parlare!
Federico

il 28/08/2004 alle 17:55