Sotto i candidi raggi della luna
stavo correndo sui tasti del pianoforte
echi visivi ad ogni passo
giungo davanti a uno specchio
osservo attraverso il vetro di note
e vedo una ballerina in mezzo alle ninfee
balla lentamente sul lago lunare
non increspa l'acqua di velluto
come un fiore apre i suoi petali
che dorati danzano nella mia mente
comincia a nevicare
ma lei continua a ballare
i suoi occhi da fata
mi attraggono verso lei
attraverso lo specchio gelato
mentre la bufera di vento ci avvolge
l'abbraccio fonde i nostri spiriti
che volano lontano in paradiso
mentre i pianeti collassano
e l'universo ritorna alle stelle