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Pubblicata il 21/08/2004
Tra invisibili estremi mutano,
sempre pensati scorrono,
esausti eppure costanti,
si susseguono, tondeggianti e rinchiusi
in geometrie frattali semiaperte.

Moto informe di intrecci elettrici,
di nuovo, mette in riga linee logore,
dissestate da impulsi autonomi;

Intento apparente inglobato In un raggio mutante,
mostri la natura ultima del divenire,
tra illusorie pause ritmiche
di pensieri binari, appari e scompari,
come su bordi provvisori dell’essere.

Faro infinito nella notte dei tempi,
investi d’attenzione il cuore dell’Io ancora oggi
dall’infinito ieri, come un fascio di fede imperscrutabile,
sfiori l’essenza che ogni istante solleva i propri occhi
ed incrocia i tuoi senza esserne imbrigliata ancora una volta.

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Grazie per il tuo commento e...il "dolcepensiero".
Un saluto.

il 23/08/2004 alle 01:43

elegante metaforica un po complessa ma scorrevole...complimenti...freccia

il 19/02/2005 alle 16:21