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Pubblicata il 09/08/2004
PAROLE:



La mia mano scrive,
ma io non cerco di capire,
se scava
in desideri nascosti,
o cerca verita’ celate al mio io,
oppure sogni.

Non voglio,
non cerco la verita’.

La mia mano mi fa vivere,
sognare,
rivivere.

Non voglio essere giudice del mio passato
o il mago del mio futuro,
ma gradirei ricevere un segno
che mi spieghi il presente,
o che mi tolga un po’ di disdegno.

Sono stanco di piangere
nel ricordare quanta gioia
dipingeva la tua ombra
sul mio viso.

Le mie braccia tremano
nello stendere al sole
lenzuoli bagnati di lacrime.

Voglio combattere
per te, per me
per la dolcezza di un
sentimento rubato,
tolto, depredato con vilta’.

Con la tua carne impazzita,
sei fuggita
portandoti paura e dolore
sotto il tuo sorriso.

Hai isolato il tuo cuore
in un covo di sofferenza
ed in tua assenza,
chiedevo di morire.

La mia fede e’ stretta
tra le mani che pregano
alla ricerca di Dio,
di una forza,
di una verita’
o forse solo alla ricerca di te.

E nella fede ritrovata
tra le nostre mani,
vivra’ sempre una preghiera:

di unire la luce
della tua e dell’anima mia,
in una grande forza che avanza,
si’ che rinasca finalmente,
un nuovo giorno:

quello di una nuova speranza.


Firenze 7/08/2004


Federi’
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