abeti
i miei anni
ciò che ad altri
è squallore
è
a me casa
e
tra
gl'imbruniti aghi
il senso del bosco
giaciglio s'inodora
così il mare
d'oleandri specchio
a rifrangere
sicilia
di greco serale
lacrime quante
orizzonti vaporano
lontani
ma
accorto
è il sale
e
sono sponde
il mio viaggio
nei tuoi occhi
chissà la vita
dei flussi migratori
stante
il volo radente
e
un grammo in più
è zavorra
l'intruglio sentimento
se cielo
a piombo avesse
improvviso d'inarcare
venerdì 16 luglio 2004
villaggio mancuso
taverna di catanzaro