Sei un po esistenzialista al modo di una incurabile malattia del vivere. O quella che Montale chiamava "il male di vivere". Ma sappi che il respiro più profondo sta nella speranza del vivere con coraggio la vita. La poesia è bella nel suo crepuscolare racconto e nel senso del cambiamento dell'anima. Serafico
Ho risposto alla tua Email,ho letto questa tua ultima e mi dispiace sentirti "solo" o soppesato da pensieri neri,Parlane a chi vuoi tu! ma sorridi perchè la vita C'E'!!!
Un caro Saluto,MauMusiC
Grazie per il tuo commento al mio "lamento"...
quel male di vivere, aihmè, si è radicato fin troppo.
Se conto i tentativi di disfarmene penso che perderei la vista o gli occhi stessi...ma forse è giusto così per ora.
Grazie MauMusic, e grazie per la tua email, davvero...se devo essere sincero, mi sembra di inquinare la vita stessa con i miei sbalzi d'umore, vorrà dire che ci sarà di nuovo una discesa dopo quest'altra salita.