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Pubblicata il 03/08/2004

Avanti nella strada
avevo ancora aperto
un conto con la via
e camminavo ancora
con scarpe consumate
dal ritmo del passaggio
per poter sempre sembrare
un uomo che fuggiva
da ville bizantine
create dalle logiche
di artefici perfetti
di creazioni morte
nell'altro corso
di vite assecondate
al ritmo del progresso.
Volevo camminare
per arrivare certo
alla fine della strada
dove orizzonti falsi
avrebbero reso vano
il mio lungo andare.
Avevo ancora aperto
un conto con la strada
e camminavo ancora
verso mete
segnate dai miei passi
verso orizzonti ignoti..
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