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Pubblicata il 13/02/2002
Guardo la mano che esce molle dal quel rigido esser niente
e ritorno ad allora quando il tuo affannoso respiro gonfiava i miei sogni
quando il tuo calore mi accompagnava giornalmente
ma ora il freddo grigiore del tuo viso
fatica a darmi il ricordo del tuo amore
da sempre l'ho atteso quel tuo sorriso
che mai si è presentato per colpa di un dolore
ora lo vedo finalmente , ma è fasullo è artificiale
se tu lo vedessi , ci resteresti male
è falso come quel che tu nella vita hai più odiato della gente
falsità e disonestà eran le cose che disprezzavi del presente
volevi che io credessi che al mondo c'è amore e fratellanza
come vorresti adesso ch'io fossi solo in questa stanza
e che adesso che finalmente ti han veduto sorridente
togliessi quella piega imbalsamata che sot'terra serve a niente
addio mio caro maestro perdona , ma quel sorriso da te odiato
ti regala, seppur morendo , la resa d'un dolore che la tua vita aveva sequestrato.
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Grazie , anche a me viene da piangere.

il 16/02/2002 alle 12:29