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Pubblicata il 13/02/2002
Anche tu sei la terra
sudario e ortica.
Hai avuto un passato anche tu
altri giorni
rammenterai altre notti
ovunque i tuoi occhi
abbiano lambito
il silenzio.
Tu
parola mai detta
tremito antico, dolore
resurrezione, terra e mare
limine
oceano burrasca
risveglio.

Ogni mattino gli occhi del cielo
si posano sul corpo tuo che è ordito
di fino velluto,
sulla tua collina brulla,
infuocata verde
dove lieve il mio fiato
tendeva.

Ancora moriranno i giorni
si allontaneranno altre estati
altre foglie cadranno riarse
innanzi al tuo passo leggero,
ancora vagherò
per le deserte piazze
nell'attesa immota di te.

Tu, parola mai pronunciata, silenzio
antico tremore
risveglio.

Dicembre, 1999
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Sai già che mi è piaciuta questa poesia, devo aggiungere che mi dona una sensazione di eternità, forse perché l'Amore stesso ne è ispirazione eterna.
Ciao
Axel

il 14/02/2002 alle 10:12

Grazie Axel,

spero proprio allora che quei sentimenti che mi hanno spinto a scriverla non s'estinguano mai.

Ciao
Antonio.

il 14/02/2002 alle 10:39

Tenero ricordo di qualcosa d'incompiuto, ricordo che persiste portando con sè qualcosa di dolce e un'emozione forte,sommessa, forse almeno in parte taciuta. Bella
Peccato mi fosse sfuggita
Ciao a presto
Dario

il 19/02/2002 alle 00:12

Mi piace molto la tua interpretazione. E' comunque un ricordo "bisulco", gemino, come sempre l'amore ambivalente tra desiderio, dolore, nostalgia e rimpianto.

Ciao e grazie
Antonio.

il 19/02/2002 alle 21:17

dolci colori che mi rammentano le passeggiate sui colli delle Langhe nel mese di settembre, non passata, non finita, ma che, come nei ricordi, si vive con uno scorrere dolce......

il 01/03/2002 alle 23:20