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Utente eliminato
Pubblicata il 24/07/2004
Ricorda, Nina, il treno per Leningrado.
Portava nella notte il brusio del nostro amore.
Gli occhi si sentivano al buio
e i nostri corpi caldi come l’estate.
Ricordati, Nina, tra le mie braccia,
avvinti come il mare alla riva,
le mie mani sulla tua pelle,
e le nostre bocche nella notte di Leningrado.
Allo scompartimento 603
sono passate altre notti,
Nina, vagabonda dell’amore,
e l’alba di Leningrado
ti ha trovata sorridente sempre.
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molto dolce
come Nina

ciao

Kat

il 24/07/2004 alle 17:40