Ho pagato una puttana
per farla godere,
sono entrato nei suoi sogni
e li ho fatti a pezzi
bestemmiando il suo dio
per pregare il mio.
Sono entrato a spintoni
in una discoteca deserta,
ho pagato a caro prezzo
ballare con uno specchio
che poi ho rotto
ma dall’uscita di sicurezza
ho visto cadere una stella.
Di notte sogno città
con strade senza nome
e nomi senza strade,
penso troppo a quel che
poi non riesco a dire,
mi distraggo per niente
e non ci credo neanche…
ma se ho una fish
tra le mani me la giocherò.
Sogni arenati nella realtà,
posters vuoti alle pareti
e zero punti di riferimento.
Sono una scheggia
di vetro nel fianco della società
brevemente riassunta
nella gente muta che parla di calcio
ma se c’è una speranza
sarà l’ultima a morire
ed io non la ucciderò,
ad occhi aperti
m’arrampico sugli specchi,
i sogni sono il mio sport.