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Pubblicata il 23/07/2004
Fortunata ho visto l'alba
vestita di bianco
sul fianco del colle
tra le dolci vette
che nascondono terre lontane
strappate al mare.
In un candido giaciglio
pronta a separarmi
da un nero vulcano
prigioniero in me
sento il fiato labile del giorno
tra gli obliqui raggi del sole
che indicano
le ingenue strade del giorno.
Nell'abbandono ormai imminente
mi vedo
cammino sul rigido poggio
ricami di viti disegnano il cielo
e si sente
il profumo salmastro dell'onda
che giunge per portarmi via.
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Bella! particolarmente apprezzata l'immagine "pronta a separarmi
da un nero vulcano
prigioniero in me" e la chiusa!
Un abbraccio
Axel

il 23/07/2004 alle 10:42

Conoscendo bene il dramma che hai passato
e la fatica che stai facendo per venirne fuori,
non posso che apprezzare le parole che scrivi
ed interpretarne appieno il loro significato.

forza, amica mia.
ti aiuto lo sai.
bacetto
pat.

il 23/07/2004 alle 12:23

E' una poesia che pare scaturita da un sogno: le immagini splendidamente oniriche, il significato simbolico di molti elementi citati e poi, su tutto, quel bellissimo " senso sospeso " che ci porta in una dimensione di realtà diversa, come appunto è il sogno. Complimenti davvero e un bacione a te.
Michele

il 23/07/2004 alle 16:47

E' una poesia che nasce da una situazione molto reale che piano piano diventa trascendente con immagini fortemente simboliche.
Grazie per i tuoi commenti così precisi ed esperti.
Un abbraccio
MR

il 23/07/2004 alle 18:15

Quel verso è l'incipit della poesia. Grazie per il commento a cui tengo molto.
Un abbraccio
MR

il 25/07/2004 alle 11:08

Lo so che tu puoi capirmi e comunque l'ho pensata in quei pochi minuti di attesa...e al risveglio era ancora chiara nella mia mente...che strano!
La poesia è per me un secondo linguaggio!!!
Un bacione
MR

il 25/07/2004 alle 11:11