non combattere
o mio re
di troia
sotto le possenti mura
porta la cetra
non spargere sangue
spargi il tuo canto
e
della barba dorata
i riflessi
e
gli occhi tuoi
chiari
di nuvole confusi
"ah...
se il giorno
dell'esistenza mia
un pesce fosse
ne sarebbe quello di adesso
dei tranci il trancio
più doloroso
sul banco del pescivendolo
invendibile e pure
di coda mossa esposto
ancora
nel piatto dell'impanatura
sacro
se nel mare
origini e incanto
e
degli abissi creature siamo
col sale granate
dei cristalli a noi mistero
ai gorghi d'ogni acqua
in sacrificio offro
l'angosciata mia virtù
la paura di ciò che non sarà
il panico
di non essere carne
cuore che incendia
anima di parole
del fato ai nodi
a meno venuti
affinchè l'alba
non ci distolga
di palpebre mai chiuse
i vitrei occhi
e
non più dei sogni
tenaci roditori
affinchè
la voglia di rinuncia
si scomponga
del viandante mattino
ai primi rumori
è
questo buio
pesto di speranza
che affanno gramina
e
gramigna ne fa
erba da estirpare
e
alle ortiche
gettate cantiche
invano
come se d'ogni
vissuta maschera
lo specchio mai stato fosse
dei conoscimenti
a noi più cari
prima che s'arenasse
d'oceaniche illusioni
la balena
sulla più corta spiaggia
dalle volubili dune
tanto amata
perchè
subito all'approdo
i frantumanti
scogli"
monnezza now
17 luglio 2004
è un sabato italiano
da il re di asìne
di silvia ronchey
"tutti libri-la stampa"