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Pubblicata il 22/07/2004
Mille equinozi di luna
sul mio corpo che si offre
come dono votivo
o sacrilegio
nel mio divenire
donna che seduce.
Cercami adesso
quando il cono di luce
scompare
e si eclissa la malinconia
del tempo rubato.
Avrò stelle da donarti
come sorrisi genuini
nella femminilità che appare
disarmante e veritiera.
E tu avrai tra le mani caparbie
il volo languido
dei miei sogni notturni,
falene colorate
come i giorni d'estate.
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come sempre eros elegante nei tuoi versi che sfiorano e seducono
Umberto

il 22/07/2004 alle 12:33