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Utente eliminato
Pubblicata il 21/07/2004
Azzurro sorriso d'albe profonde:
dietro macerie di luce bianca
il cuore stanco s'inabissa e mormora
verde l'ombra del cigno, triste smeraldo,
tra l'onde incerte di sole freddoloso
e il respiro bruno d'alberi in penombra;

nero, il vento bisbiglia cenere
nell'aria acida di giorni in croce,
e polvere è il tempo
e silenzi di pietra
e sangue antico
che blocca i corpi all'indietro,
senza faccia, senza ritorno:

sparse, restano solo ruvide foglie di te,
gocce d'immagini in bianco e nero, sfocate,
là, tra le tele rugose della memoria ferita
tra le grucce d'abiti morti in solitudine
tra le labbra secche d'infanzia;


e m'ingoia il colore triste della marea.
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E' una poesia davvero molto bella, ha una tensione lirica che io trovo notevole e immagini poetiche riuscitissime. Complimenti a te e un salutone.
Michele

il 22/07/2004 alle 17:58