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Pubblicata il 20/07/2004

Cammino tra i rami di sperdute spiagge
contemplo il fluttuare del mare
un'onda si butta nervosa sulla spiaggia
e la bagna istante dopo istante.
Lancio sassi nell'acqua
e cerchi concentrici
segnano la loro caduta sul fondo.
Guardo il sole lontano
che lentamente si cala
nelle acque del mio mare
una tavola increspa le onde
e qualche barca s'affanna
alla ricerca dell'approdo sicuro.
Si perde lontano il mio sguardo
verso orizzonti imprecisi
e lontano scopre altre spiagge.
Anche lì c'è gente
che guarda verso il mare
e risponde in simmetria
alle cose che faccio io.
Sciolgo tutti i miei nodi
volo lungo la barca del mare
e già vedo apparire
come segno di pace perenne
la luna e la stella di Venere.
In silenzio ritorno
come se fosse tutto reale
e procedo verso l'eterno.
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