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Pubblicata il 11/02/2002
E’ l’alba, è tutto bianco quasi incolore,
e gli infermieri sono venuti per svegliarmi,
ma mi trovano sveglio,
e li accolgo con un sorriso.
La notte è stata breve, volevo sognare,
ma è stato solo dormiveglia e
vigilia di speranze.
Non sono teso, ho fiducia
mi devo infondere fiducia,
devo essere sereno.
Mi portano in sala operatoria,
cambiano i colori,
diventano verdi, c’è tanto verde...
Gli infermieri mi preparano,
mi sorridono, la tensione cala,
sento persone amiche.
La dottoressa mi sorride,
il suo ago entra nella mia pelle,
mi stringe la mano e mi sorride.
Dai suoi occhi colgo serenità,
mi infonde coraggio, la sento amica,
intanto sento scorrere il tempo.
I miei pensieri diventano lenti,
la dottoressa mi fa domande,
io le rispondo e poi, poi sento, anzi non...
Odo voci e rumori,
mi sento toccare e ritoccare,
apro gli occhi.
Sono nella mia bianca stanza,
mi sono intorno volti a me cari,
non c’è più il colore verde
e sono ancora qui e può essere una rinascita...
agosto 1996
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