Ciao Axel,
non se conosci i "The Cure", erano il mio gruppo preferito dell'adolescenza, c'è una loro canzone che s'intitola "The hanging garden" il giardino pensile, ma è chiaro che i tuoi riferimenti culturali sono ben altri...Molto bello il respiro solenne della tua poesia e il fatto che i giardini pensili siano destinati all'eternità, mentre l'uomo, inghiottito dalle pietose sabbie del tempo, no...
Ciao e a presto
Antonio.
P.S. Epitaph è arrivata, grazie
Le immagini dei primi versi della seconda strofa sono stupende...
Ciao ancora
Antonio.
Ciao Antonio, non mi ricordo in particolare la canzone, (i titoli ormai non li noto più), conosco i Cure, ne ho diversi CD, devo controllare se trovo la canzone. Per il resto mi premeva dar sfogo all'idea e non ho ampliato più di tanto il tema, sprro che non dia un senso di incompiutezza.
Grazie comunque delle tue parole, anche del commento seguente.
Ciao
Axel
Sono contento che ti sia piaciuta, Dario, avevo ben chiara un'immagine solare della città antica, le genti con i loro affanni quotidiani, i loro sogni, e di loro poco è rimasto, se non leggende e cronache di fatti di importanza storica, ma come dicevo ad Antonio, non ero sicuro di essere riuscito a comunicare quella sensazione di atemporalità, dove tutto è ancora "presente"
Ciao
Axel
Perchè mai dovrebbe dare questo senso? E' una poesia assolutamente compiuta, sia nella forma che nell'idea, che o ho visto io, della caducità dell'uomo...Non temere. Sono contento che tu conosca i Cure, per me hanno significato davvero tanto. La canzone in questione, comunque, si dovrebbe trovare nell'album "Pornography".
Ciao Antonio.
Ciao Axel,
ti rileggo dopo un po' di tempo con piacere.
La poesia è molto figurativa
Sembra proprio di essere a babilonia
Complimenti per la potenza espressiva.
Floriano
Grazie Floriano, anche il tuo commento mi è oltremodo gradito, mi rassicura ulteriormente di essere riuscito a comunicare ciò che sentivo dentro.
A presto!
Axel
Ciao leggendo questa poesia sembra d'immergersi in un vero quadro. Hai disegnato una poesia!
Mi è piaciuta tanto. Mi ha dato la sensazione di essere lì in quei meravigliosi giardini.
Complimenti, bravo.Angela
Grazie Angela, l'idea del quadro in effetti era nella mia mente, "vedevo" e "sentivo" quel luogo perso nel passato... Sono contento che anche tu l'abbia visto e ti sia piaciuta!
A presto!
Axel
Mi hai condotto davvero a Babilonia, come già è stato rilevato in altri commenti. Vista la citazione musicale, ne ho una anch'io: mi ricorda il Battiato dei primi anni Novanta, "Atlantide" e "Delenda Carthago", l'idea è quella.
Ciao. Andrea
Condivido la citazione su Battiato, ho in mente anche "Plancton" e "Pollution", che hanno una bellissima atmosfera, però sono molto più vecchie.
Grazie per avermi confermato la validità del "viaggio" a Babylon!
Ciao
Axel
Ciao Eleonora! posso offrirti una coppa di "nettare", stagionato al punto giusto, all'ombra dei palmizi?
Sono contento di risentirti!
Ciao
Axel
Inizia come una poesia, si conclude come una canzone, e contiene il buon odore della storia e la mano del tempo che a volte accarezza, altre schiaffeggia. Detto ciò, non mi rimane che riconoscere che hai scritto una bella poesia una volta ancora.
(Tu devi proprio sapere un sacco di cose! Hanno ragione)
Ciao, Terry
Mi piace la tua analisi sintetica, da poesia a canzone infarcita di storia..., grazie per l'apprezzamento che mi dimostri sempre, quanto al sapere un sacco di cose, diciamo che sono colpito, da un sacco di cose, entrano in me e fuoriescono personalizzate...
Ciao, Terry!
Axel