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Utente eliminato
Pubblicata il 17/07/2004
Prende la sedia la neve e si mette comoda a discutere dei pazzi che s'ammazzano per una sigaretta non spenta al momento giusto,
così senza chiedermi nemmeno se poteva accomodarsi e mi dice che sa tutto, che ha visto tutto e che la mia anima puzza,
si che la mia anima puzza di sangue e parole in cancrena, io mi spoglio, appendo la pelle, poi metto i guanti bianchi e estraggo l'anima, selvaggia mi morde e si nasconde dietro il fegato, mi ride in faccia, io appoggio il fegato,
intanto la neve da bianca diventa gialla di disgusto
e mi fa SIGNORE SIGNORE IO SCHERZAVO,
ma io non l'ascolto più, le pernacchie le accetto da tutti, ma dall'anima no, eh no, cara mia, e allora appoggio la milza vicino al fegato, poi sollevo lo stomaco, la trovo finalmente
ma mi distraggo e sorrido alla neve dicendo EHI L'HO PRESA e la perdo ancora,
allora stacco lo stomaco del tutto, mi tolgo un rene,
qualche costola, poi scende e mi costringe a privarmi della prostata, la neve cambia ancora colore, diventa viola, sta male, poi mi fa EHI SIGNORE MI SA CHE SI AMMAZZA COSI', io ci verso su del sangue, un pò di desolazione, dolore quanto basta, sguardi acidi, e la neve se ne sta buona e tace per un pò,
intanto l'anima va via da me
e si rifugia nel corpo di una signorina
che profuma di nebbie e brughiere,
SIGNORINA LA SMONTO SCUSI TANTO
MA HO PERSO IN LEI LA MIA ANIMA
e inizio a smontarla: le labbra, la testa,
gli occhi e li lancio sulla neve,
sulla destra la luna vomita
aggrappandosi agli anelli di saturno
poi si riprende e non mi guarda più
pulendosi la bocca con due nuvole asciutte,
io continuo a staccare pezzi e trovo un cuore
nuovo di zecca, pulito, da usare, e lo metto da parte, ma dell'anima non c'è traccia,
forse è la donna sbagliata,
ma non so da dove cominciare per rimontare i pezzi
e allora combino un disastro, un mostro,
respira con gli occhi la signorina
e ride dalle orecchie, o mio dio,
mi abbraccia la signorina e vuole baciarmi
ma non si accorge di avere per labbra
i polpacci tatuati, enormi, sproporzionati, orribili,
SIGNORINA MI SA TANTO
CHE DEVO CERCARE ALTROVE,
la neve intanto è morta da qualche parte,
il sole è sul water da due settimane,
dal frigo un'ombra si dilegua mangiando un panino,
l'ultimo panino, lo specchio invece, giace sul divano,
ubriaco di grappa, a farsi coccolare dai cuscini,
dicono che si sia innamorato, ma quella persona
non è più passata da lui a riprendersi l'immagine
e ora è disperato e beve per dimenticare, mah!
Un tizio mi sorride e mi fa
SENTI VUOI UNA MANO? CON I PEZZI DICO,
UN TEMPO ANCH'IO HO CERCATO L'ANIMA COME TE
e com'è finita?
BEH QUANDO L'HO TROVATA
HO CAPITO CHE ERO COME TUTTI GLI ALTRI
E che hai fatto?
BEH MI SONO SUICIDATO,
NON SAPEVO CHE FARE, MICA E' FACILE!
E se ne va parlando tra sé. Sembra Hemingway.
Ma potrei sbagliarmi; mi resta solo il cuore
un cuore che a ben guardarlo non è eccezionale
ed è tutto striato di nero come di sporco;
provo a calmarmi e a riflettere e dico
ROVINARMI PER UN PERNACCHIO?

Fu così che lasciai perdere, rimisi i pezzi
più o meno dov'erano prima,
ricucii il tutto, e pensai che in fondo
solo così ero davvero diverso dagli altri,
l'anima è di troppo, pensai, e in realtà
non solo l'anima perché mi avanzarono
molti pezzi che davvero non sapevo dome mettere,
ma di respirare respiravo,
vedevo, il cuore c'era, sangue e ossigeno
tutt'apposto, in fondo stavo bene,
e magari potevo guadagnarci su da quei pezzi,
SONO O NON SONO UN GENIO?
L'anima non so dov'era, e sinceramente
non l'ho ancora capito,
forse è solo leggenda,
in compenso ho venduto un polmone,
un braccio, un orecchio e tanti altri pezzi in più,
senza pensarci su due volte,
e comprai un altro cuore,
altri due occhi, e ho cambiato i piedi,
ne ho presi due davvero belli;

l'unico difetto ora
è che la lingua quando parlo
mi parte via e si spiaccica
sui volti delle persone
che con disgusto me la restituiscono,
( devo fare sempre molta attenzione ),
e il naso, già, dimenticavo,
il naso insegue gli odori dappertutto
e non posso distrarmi un attimo che mi scappa via
e si attacca ai profumi come una cozza ed è difficile
convincerlo a tornare al suo posto,
così ho pensato di operarmi,
un interventino rapido
per sistemare le lievi imperfezioni,
ho prenotato, e dopo due giorni,
ero lì disteso sul lettino
a reggermi i pezzi impazziti,
quando impaziente di operarmi faccio
ALLORA DOTTORE SI PARTE?
E lui tutto sudato e sporco,
come di grasso,
( ma forse ero io
che con 4 occhi vedevo altre cose)
SISSIGNORE UN ATTIMO
CHE SISTEMO L'ULTIMA MARMITTA
E POI SONO DA LEI
E' LEI CHE HA PRENOTATO NO?
Eh?

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originalissimo, questo scritto. mi è piaciuto molto. Complimenti a te e un salutone.
Michele

il 17/07/2004 alle 18:26

...mi ricorda pennac...

il 17/07/2004 alle 19:20