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Utente eliminato
Pubblicata il 16/07/2004
In quel che tu sei,
in quello che fai ...
bellezza appare,
mai assillante nè ozioso,
languido, forte,
lieve e austero.
L'aria ti circonda,
serena, suddita, sferzante.
Vorrei diradare
quei veli che ti coprono,
alzare il sipario
della tua diffidenza,
scoprire il mondo
dei sensi
che pazienti attendono
di essere accesi.
Ma chi sei?
Acqua di vergogna,
sete di desiderio,
unguento di passione?
Dove sono le tue mani
che vorrei stringere
con le mie
per darti sicurezza,
e farti dono
di qualcosa che non può far male,
distillato di piacere,
che si scioglie come cera
sotto l'alito della passione.
Scivolami addosso,
ritemprami, avvolgimi
e con il tuo odore inebriami...
Donami la tua identità
in petali di fiori,
in parole di fuoco,
in eccitazione crescente.
Pensami,
come fossi un banchetto
che affamato attendevi.
Desiderami come
l'acqua nel deserto.
Bramami come estasi
di sensi accesi ...
e brucia con me
nelle fiamme dell'inferno
o perditi nel fulgore
del paradiso.
Per te voglio aspettare
che la fame arrivi
e che non passi mai.
Dammi almeno qualcosa
di te,
almeno il tuo nome,
che ancora,
non conosco...
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devo ammettere che mi ha colpito la passione che traspare dalle tue parole e la forza con la quale le usi e la totalità del tuo concederti........poesia pervasa di erotismo sublime. Bella davvero


ciao
Sulphur

il 16/07/2004 alle 14:48

Per l'impeto la poesia è bella, si legge d'un fiato senza badare ai tratti di prosa ed alle parole un pò banali. Una domandina, perdonami, da buon toscano: quando lo conoscerai, correrà la buoncostume?
Un sorriso.
Marco

il 16/07/2004 alle 17:41