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Utente eliminato
Pubblicata il 16/07/2004
Pian piano, delicatamente, mi aiuti
a liberarmi dall'incantesimo
della rete dorata e canterina
che ancora mi impastoia.

Ti sorridono gli occhi
quando dici che sono bambina,
impazzisce il tuo cuore
e accelera i battiti suoi,
sul mio cuore, quando
con dita di brezza soave
ti accarezzo lenta per parlare
ai tuoi sensi in attesa.

Anche con occhi chiusi mi vedi, allora
avverti la mia pelle che ti sfiora,
senti il mio canto muto per te,
il mio sapore e il mio odore adori..

Mai avrò la forza di udire
il battito solitario
delle ali dell'anima tua
che spicca il volo.

Maestro di formule arcane
e di ermetici raggi potenti,
compi il sortilegio d'amore,
vivi o inoltriamoci insieme
nel mistero.


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Splendida defiizione dell'amore, di questo infinito gioco arcano d magie e di sortilegi, dove le cose non sono mai quelle che sembrano, ma, appunto, il filtro magico le mostra sotto infinite sfaccettature. Una poesia bellissima, questa, intrigante e misteriosa. Un bacio a te.
Michele

il 16/07/2004 alle 16:51

Insondabile il mistero dell'amore quando s'affonda dentro l'essere e ne estrae essenza e natura recondita.
Inesorabile abbandonarsi al gioco arcano dei sensi quando dell'amore divengono mezzo di espressione e completamento.
Un talismano contro l'abitudine dei sentimenti questi tuoi versi.
Zordoz

il 17/07/2004 alle 09:43

Lungi da me l'idea di considerarti una strega: semplicemente volevo dire ( ma forse meglio di me l'hanno detto i tuoi bellissimi versi ) che ogni storia d'amore è magia, è incantamento e tutti noi, quando ne viviamo una, sentiamo di essere sotto un influsso particolare e benefico. Purtroppo, non sono riuscito a spiegarmi bene e questo ha fatto nascere il malinteso che, credimi, era totalmente estraneo al mio pensiero. Ti chiedo scusa, ancora una volta. Un bacione grande a te.
Michele

il 17/07/2004 alle 18:21