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Utente eliminato
Pubblicata il 10/02/2002
Lento l’udir al rintoccar di mesti passi,
nessun sussurro ma odi frusii di vesta,
a capo chino accompagnar appresta
ricordar chi fù, mastro di malta e sassi.

Arduo pensar a ciò che vedo sia vero,
l’angoscia accresce con sospiri e pianti
e trattener dolore per chi di noi davanti,
dentro la fossa ne resterà il pensiero.

Nulla è più tormento dell’altrui trapasso
al dissipar ricordi nel vento della morte,
soffocar nel cuore la tormentata sorte
chi nella vita t’accompagnò di passo.
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