Lento l’udir al rintoccar di mesti passi,
nessun sussurro ma odi frusii di vesta,
a capo chino accompagnar appresta
ricordar chi fù, mastro di malta e sassi.
Arduo pensar a ciò che vedo sia vero,
l’angoscia accresce con sospiri e pianti
e trattener dolore per chi di noi davanti,
dentro la fossa ne resterà il pensiero.
Nulla è più tormento dell’altrui trapasso
al dissipar ricordi nel vento della morte,
soffocar nel cuore la tormentata sorte
chi nella vita t’accompagnò di passo.