Odio tutto ciò che
è competizione.
Odio i traguardi
con un pubblico che
attende e con le
mani loda e percuote.
Odio i silenzi
delusi e i tempi
che ho sprecato
nel sacrificare.
Odio la musica
quando dentro sento
bussare la voglia
di morire.
Odio le mele
che non ho colto
solo per paura,
o per i limiti
posti e imposti
da me sola e
dal compromesso.
Odio le lacrime
che non sono riuscita
a trattenere,
le stesse che scorrono
e che si perdono
tra le fessure
del mio dolore,
un dolore forte,
pulsante,
che non riesco
a definire nè a contenere.
E nelle notti
desidero morire.
7/04