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Utente eliminato
Pubblicata il 15/07/2004
Avrei potuto raccogliere riso
tra le nebbie di Vercelli
e smettere di starnutire infine
abituarmi all'umido
come ho fatto nel tempo
al luccichio del sole
E tu forse
avresti potuto essere
il Buon Fattore
m'avresti presa per un braccio
tirata fuori dagli acquitrini
M'avresti sussurrato piano...
- Non parlare...ci possono ascoltare -
Ti avrei regalato un chicco
un chicco di dolce meraviglia
citando Cirano...
e una piccola virgola rosa
Mi avresti incantata
coi racconti di mille viaggi
coi tuoi tanti fogli
scarabocchiati in fretta
mescolati al giorno nuovo
da pensieri che il freddo affetta
in tante strisce sottili
appese alla soffitta bianca
come acchiappasogni stranieri
dei nostri baci immaginati
Avrei potuto raccogliere riso
ma in verità nel cesto
ho solamente il mio inchiostro
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E ti pare poco l'inchiostro? Ti ha permesso d'intonare questo canto della nostalgia di ciò che non è stato se non in poesia, la realtà vissuta su di un altro piano, il piano in cui vive Camomillo.
Stammi bene!
Camo

il 15/07/2004 alle 10:03

magari avrei potuto essere io un pescatore di Posillipo o di Mergellina, e tu la splendida popolana a cui avrei regalato, al termine della notte, il pesce più fresco e prelibato... chissà perchè il destino ci fa nascere in un posto piuttosto che in un altro: forse per farci scrivere, con l' inchiostro dei nostri cestini, dei nostri viaggi e delle nostre sensazioni... la poesia è splendida e io ti mando un bacione grande.
Michele

il 15/07/2004 alle 13:48