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Pubblicata il 12/07/2004
cara mia dolce inquietudine
che ogni notte mi costringe
con gli occhi fermi, fissi
di fronte ad uno specchio
che sembra vita ma è solo
illusione...

cara mia crudele inquietudine,
che ogni notte muove le mie mani
alla ricerca di un fantasma
che ho vissuto,
ma che da solo non può
neanche più respirare...

cara mia fredda inquietudine,
che raggela le mie membra afflitte
e rende pesanti, più di macigno,
il mio volto crucciato
e senza speranza...

cara mia triste inquietudine,
che scava nella ragazza che ero
e scopre che ormai è solo una tomba
in cui riposa una strega,
senza più cuore e dalla solitudine
corrosa...

cara mia putrida inquietudine
che trasforma il suono della pioggia
in neve, per coprire e,
con un manto bianco lasciar dimenticare,
una strada colma di ciottoli e buche
che nessun sogno potrà mai ricoprire...

cara mia densa inquietudine
che nel buio della stanza
continua a parlare
dicendomi parole
senza senso nè armonia,
lascia che la notte riposi
quanto nel giorno provvedi
a violare
e donami un pò di sonno,
che sia costellato di sogni
in cui volare...

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