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Pubblicata il 12/07/2004
era buio e nel silenzio
mi era accanto un vicario di Dio
o forse solo un menestrello della bugia.
non so cosa le sue labbra pronunciassero,
nè quale libro stringesse forte
tra le mani sue delicate.

so che fuori,
dalla luce del sole o dalla luna accesa,
a gran voce una donna chiedeva aiuto.

per quel demonio
che tra le sue membra regnava
ed i suoi sentimenti aveva traviato.

e faticante e a perdifiato
il vicario fuggì
senza nemmeno un saluto
per salvare un più macabro destino.

ma quando lui fu uscito
nulla più rimase quieto e
nella mia stanza color pastello
un oggetto, come posseduto, si mosse
e si mosse ancora
e fu allora che sentii venir meno
l’appoggio morbido e profumato,
di ogni mio sogno compagno.

il mio cuscino, ora animato
mi spaventava ed io perdevo il sonno.

poi mi svegliai confusa ed agitata
ed il cuscino, fedele era
al suo posto, appesantito
da sogni così grevi e
dalla mia tristezza intriso...

quasi un mostro.

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