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Pubblicata il 12/07/2004
Sono il camino
dove brucio i giorni
e la sorgente dove li spengo
come carboni
nell'oblio,
sono uno zaino senza cerniere
sulle spalle della vita
e dove mi perdo lei mi raccoglie,
sempre.

Sono il porto
dove ormeggio antichi velieri
e riparano i nuovi,
dove raduno le madri
l'essere state amanti
nelle notti di stelle
quando il Tempo fuggiva via
lasciando l'Eterno
e questo piccolo cuore.......

che forse non lo è mai
così perdente come lo credo Io
che batta impoverito del sangue celeste
quando non so come si fa
a volersi bene
senza dimenticare......

Sono come pietra della miniera
che ha visto luce
e sgretola
come nevischio che rotola a valle
nella tormenta
come radice che rotto l'argine
rinsecca
e torno e m'incammino
e stento e poi riprendo
lassù da cui spuntano le voci
lo strascico di un pescatore, dei sogni.
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Talentuoso!
Ciao,
Vitale

il 12/07/2004 alle 22:06

è la prima volta che sento questa parola!
:-)

ciao

il 13/07/2004 alle 08:29

Tu sai bene che cosa vuol dire: ricco di talento.

Vitale

il 13/07/2004 alle 22:55

Caro Vitale, innzitutto grazie dell'appunto (l'avevo intuito), poi complimenti per il tuo sito che ho visto. Riguardo alle foto che ripercorrono tempi addietro......un piccolo neo:le foto piccole non si riescono ad ingrandire.


ciao
Sulphur

il 14/07/2004 alle 08:17