PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 12/07/2004
Flussi magnetici nelle mie onde celebrali
il tutto tace mentre marmotte vestite d’innaturale
camminano e costruiscono preconcetti nel mio cervello.
La materia grigia è pervasa da montagne di caos
l’acido gira con ritmi veloci dentro i tubi di questo motore
faccio molta fatica a rinsavire preferirei morire chimicamente
in questo luogo ove le pareti sono candide come la brutalità.
L’ingresso si allontana e la luce si confonde
la tele resta accesa ma non è più al centro dei miei interessi
adesso ascolto le mani che si stanno addormentando
e le labbra
sopirsi nell’istante in cui mi abbandono completamente alle mie piacevoli sensazioni.
Mi sento in un circo ove io sono l’attrazione unica
malattia dell’egocentrismo
ma io in questo momento vorrei scappare
e non farmi vedere
perché ho vergogna.
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